Consigli per il gioco dei bambini
I bambini devono giocare anche da soli. Sì, avete capito bene. Se è vero che il gioco di gruppo ha molti risvolti positivi, non bisogna sottovalutare anche l’importanza del gioco in solitudine. Giocare con gli altri aumenta le capacità relazionali e allena il bimbo alla vita di società, sia che i giochi si svolgano con i genitori che con gli altri bambini.
Anche i risvolti positivi del giocare da soli sono molti e molto importanti. Questo non significa nella maniera più assoluta che i bambini debbano sempre giocare da soli. Sarebbe un errore imperdonabile, ma è altrettanto necessario che abbiano uno spazio di tempo durante la giornata per poterlo fare.
Giocare da soli: perchè e quali sono i giochi migliori?
Quando il bambino compie 3 anni l’attività di gioco si svolge prevalentemente in gruppo. Infatti l’ingresso alla scuola materna fa sì che il bimbo si relazioni con gli altri bambini attraverso il gioco. A casa sono genitori e fratelli i compagni prescelti. Ma è necessario che il bambino capisca che può divertirsi anche da solo. Insomma esplorare il mondo solamente attraverso le proprie capacità, senza stimoli esterni è molto importante per la sua formazione. Perchè?
1. Innanzi tutto giocando da solo e occupando parte del suo tempo senza il bisogno di amici e genitori, fa crescere in lui la consapevolezza di avere dentro di sè gli strumenti per affrontare il mondo. In questo momento, infatti, è costretto ad affrontare i problemi e le situazioni con i propri mezzi. In pratica, compie dei percorsi di ragionamento di fronte a queste situazioni, che in presenza di un genitore non compierebbe perchè aiutato. E’ importante non interrompere il bambino che gioca da solo, specie se il gioco che sta facendo, implica la risoluzione di problemi.
Costruzioni, puzzle presuppongono un ragionamento e poco importa che il bambino ci metta molto tempo per arrivare alla soluzione, perchè risolvere un problema da solo farà crescere in lui la consapevolezza nei propri mezzi e anche l’autostima. Ma anche il fallimento serve nel suo percorso di crescita.
2. Oltre ai “giochi di pazienza” sono molto utili pupazzi e bambole. Con questi il bambino replica situazioni di vita e usa la sua fantasia. Riprodurre ciò che vede e aggiungere qualcosa di suo, è un passo importante nella sua formazione. Quindi i bimbi hanno bisogno di modelli positivi. E’ vero che devono giocare da soli, ma i genitori dovrebbero comunque osservare i bambini durante il gioco. Infatti, nel momento ludico, si mette in pratica quanto è stato appreso dalle situazioni di vita e ci si può rendere conto se è stato assorbito un messaggio sbagliato.
Vi dirò di più, i bambini quando giocano, spesso parlano da soli. I dialoghi che creano sono lo specchio del percorso di pensiero che fanno. Quindi ascoltare (in silenzio) questi dialoghi, vi farà capire come pensa e ragiona il vostro bambino e, anche in questo caso, sarà lui a rendervi chiaro cosa potete fare per migliorare il metodo educativo.
3. Abituare un bambino ad avere momenti di solitudine, significa abituarlo a una situazione che i più temono. E’ importante che il bimbo impari a stare solo con se stesso oggi, perchè non abbia paura di questi momenti domani.
Il gioco in solitudine è una reazione alla noia. I genitori devono necessariamente stimolare in continuazione i bambini. Sono delle spugne che assorbono, ma hanno bisogno anche di abbassare il livello di questi stimoli. Il momento di solitudine serve anche a questo. Annoiarsi per poi crearsi da soli gli stimoli per vincere questa noia.